Post Nr.7 - La Leggerezza del Qui ed Ora
- Adriano Bacherini
- 31 mar 2016
- Tempo di lettura: 3 min

Qualcuno di voi si sarà cimentato in esercizi di presenza fino ad ora, rileggetevi i post precedenti nel caso, magari tramite altri relatori, siti o libri, avrete notato la difficoltà a zittire il "rumore mentale" come lo definisce brillantemente Eckhart Tolle, a tal proposito mi ricordo un vecchio post di Salvatore Brizzi che scriveva, come viene spiegato ai Corsi di Risveglio, che spesso decidiamo di restare in osservazione compiendo una data azione (ad esempio ogni volta che ci togliamo o indossiamo un indumento), ce ne ricordiamo dicendoci: ecco, sto per entrare in casa dove mi toglierò il giubbotto e la sciarpa, mi ricorderò di me in quel frangente, sali le scale tenendo a mente l'obiettivo, apri la porta varcando una soglia, archetipo importante nel Lavoro su di se, entri in casa e se ancora ti ricordi dello scopo sei già uno avanti, credimi, saluti la moglie (o il marito o chi c'è in casa) e puntualmente ti identifichi nella discussione, ti togli meccanicamente i vestiti e...Tac! Se va bene ti ricordi di esserti scordato dell'esercizio che ti eri prefissato poco dopo che ti sei spogliato...
Ancora più ostico entrare in un locale pubblico sforzandoti di ricordarti di te mentre ordini un caffè al bar, per fare un esempio, il cambio di ambiente, gli sguardi dei presenti, le tue sensazioni... ti riprometti, pur senza modificare niente, di ricordarti di te e quando esci magari ancora sorridendo per lo scambio simpatico di battute con il barista...Tac! Il ricordo di sé è andato alle ortiche vittima della meccanica identificazione in cui sei nuovamente caduto.
Niente di sconvolgente truppa!
Accade quasi sempre, specialmente nel primo anno, se poi si prova a fare un percorso fai da te o senza corsi con la loro irradiazione diretta è praticamente un miracolo il contrario!
Ricordarci di noi è definita in Alchimia trasformativa un "Opera contro Natura" per sottolinearne l'innaturalezza in questo spazio-tempo anche se sarebbe l'unico vero modo naturale di vivere per un umano degno di tal nome.
Già il ricordarsi che ci siamo scordati (scusate il gioco di parole...) è un risultato importante che innesca trasformazioni, osservare un fenomeno lo trasforma (fisica quantistica), qui inizia il Lavoro su se stessi, mettere in pratica uno sforzo costante e protratto teso al Risveglio della Coscienza ed all'uso consapevole della Macchina Biologica Umana è il più grande sforzo che possiamo fare su questo pianeta, certo che per continuare con profitto e metodo scientifico e rigoroso risulta indispensabile essere in una Scuola e non ci si può limitare a leggere qualche articolo ogni tanto tanto per prendere sonno alla sera quando siamo coricati a letto e men che mai fare qualche meditazione che estranea dal qui ed ora e non è risvegliante.
La Volontà Superiore, chiamata in greco antico Thèlema, si sviluppa tramite quello sforzo costante e protratto di cui scrivevo prima, eppure proprio sforzandosi in tal senso proverete gradualmente la leggerezza di stare nel qui ed ora, una sensazione indescrivibile a parole, niente a che fare con meditazioni orientaleggianti che ci estraniano dal presente, cioè da cio chè è, nessun estraniarsi dal momento presente, l'unica vera realtà oggettiva, ma un immergersi in essa percependone, gradualmente e pur con gli inevitabili alti e bassi della personalità di cui siamo ancora schiavi, la bellezza altrimenti invisibile a chi non ha "occhi per vedere" , si tratta di un percorso iniziatico tra i nostri demoni senza scappare più da essi e conseguentemente accettandoli e... trasmutandoli in nostri servitori che ora padroneggiamo.
Sei schiavo delle sigarette e riesci a liberarti, con Volontà e Sacrificio, da questa dipendenza, dopo potrai irradiare, anche senza parlarne, a chi ti è vicino questa forza consapevole maturata al tuo interno, certo che se stressi tutti offendendoli e puntando contro il tuo dito accusatore perché loro ancora fumano dimostri di essere ancora schiavo interiormente del fumo, altrimenti non dovresti più convincere nessuno a smettere di fumare in quanto non ti "risuona" più quella cosa, ed è proprio da quel momento che puoi aiutare qualcuno, non prima, infatti si può anche smettere di fumare o prendere due lauree restando schiavi della personalità meccanica.
Nel Lavoro su di se è necessario imporci uno sforzo protratto e costante eppure al tempo stesso utilizzare tutte le nostre energie senza cercare di andare oltre il limite, fate le cose per bene ma non giudicatevi, l'osservazione non è giudizio ma è appunto Osservazione, altrimenti è un'altra cosa!
Chissenefrega della percentuale di ricordo ottenuta, continuate il Lavoro senza farvi stancare, ora questo è il compito!
Non lasciate il Lavoro a mezzo ma non diventate neppure fanatici, siete belli esattamente come siete non come, forse, sarete.
la Leggerezza del Lavoro sta qui, godete di un tramonto, del vostro lavoro che vi dà da vivere, della vostra casa, di un bacio dei vostri figli o dei vostri genitori... Osservatevi e non stressatevi gente!
"Rifiutare cio che è equivale alla follia, perchè esiste solo solo ciò che è"
(E. Tolle)
Adriano
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