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Quanto potere dai al Mondo?

  • Adriano Bacherini
  • 23 giu 2017
  • Tempo di lettura: 4 min

Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza.

Benjamin Franklin

Paura, apprensione, preoccupazione, ansia....

Tutte emozioni negative che sono apparentemente provocate da eventi esterni come la crisi, le tasse, il lavoro, l'obbligo vaccinale, la scuola, i problemi di coppia o di salute e chi più ne ha ne metta.

Vedere l'esterno come una rappresentazione dell'interno, affinchè non sia solo un concetto filosofico, ma allora che fare?

L'osservazione di cosa e come si muove dentro di noi a seconda delle varie sollecitazioni esterne, piacevoli o sgradevoli chi siano, è sempre il passo fondamentale, l'inizio e la fine del Lavoro su di sè.

Poi come ognuno decida di comportarsi, ovvero di come la personalità si comporta, di fronte a tali eventi è cosa strettamente personale.

Con il tempo le re-azioni diverranno azioni consapevoli, questa è la grande differenza tra essere umano e macchina biologica umana inconsapevole.

Un passo importante è sforzarsi di vedere le cose come sono e non come la stampa e la tv mainstream ce la dipingono, certo che se vediamo che il debito pubblico è un trucco, che la nostra Costituzione è da sempre violentata in molti aspetti da coloro che dovrebbero essere garanti del suo rispetto (dal divieto di finanziare le scuole private con soldi pubblici al diritto al lavoro alle cessioni di sovranità del nostro paese espressamente vietate nel dettato costituzionale, solo per fare tre esempi) ci prende male!

Ed allora preferiamo "non vedere per non soffrire", lontano dagli occhi lontano dal cuore recita un proverbio popolare.

Peccato che non sia il Cuore all'ottava alta quello qui sopra indicato ma l'emotivo all'ottava bassa, infatti alla lunga si reprimono delle pulsioni che poi esploderanno e produrrano stati di sofferenza, il mal-essere.

Esattamente come quando non vogliamo vedere lo stato delle nostre finanze, del nostro lavoro quotidiano, delle nostre relazioni soprattutto con i genitori ed i figli poi anche quelle sentimentali e di amicizia, i nostri sogni ed i nostri obiettivi e la fine che hanno fatto....

Insomma ci comportiamo nei fatti privati come in quelli pubblici, meglio non vedere... tanto non possiamo cambiare niente...

Questa affermazione è la base della schiavitù, lamentarsi e non fare niente per cambiare lo stato delle cose.

Non possiamo amare di più da ora decidendo con il mentale di farlo, non possiamo neppure diventare più intelligenti da domani, però possiamo avere più Volontà da ora....ma fa fatica farlo, soprattutto con costanza.

Ricordo che Volontà, Amore e Intelligenza sono le 3 qualità animiche, per chi non lo sapesse.

Partendo dalla Volontà le altre due qualità si svilupperanno anch'esse, ovviamente all'interno di un Lavoro su se stessi più armonicamente e con maggiore rapidità.

Colui che lavora per affrancarsi dalla schiavitù conosce se stesso grazie ad una costante Osservazione di sè (nei primi post di questo sito il concetto è spiegato) e questo lo porta anche a conoscere fuori, il "fuori" è in realtà un prolungamento della nostra coscienza, infatti lo stesso evento è vissuto in maniera profondamente diversa non solo a seconda del soggetto che lo sperimenta, ma anche a seconda dei tempi, qui addirittura parlando della stessa persona, pertanto non è oggettivo in sè.

Vi ritroverete allora a "lottare per ciò che è giusto" sia nell'ambito personale che in quello pubblico, ma.... cosa è giusto e per chi?

Estraggo liberamente dal libro di Salvatore Brizzi "La Sconfitta di Cronos" alcuni suggerimenti:

Come è possibile che le masse non si accorgano del funzionamento del sistema bancario e della creazione del denaro? Come è possibile che credano alle pandemie create a tavolino? Alle promesse dei politici etc...?

Ciò è possibile perchè la massa è progettata per credere di prendere decisioni ma re-agisce meccanicamente ed in gran parte prevedibilmente a dati stimoli esterni.

Chi si infuria perchè altri non lottano contro i potenti non si rende conto dei diversi stati di coscienza delle entità incarnate, come se io mi infuriassi perchè il mio gatto non comprende il Faust di Goethe.

Il pensiero della massa è imitativo e non riflessivo, infatti in quanti riescono a mantenere lunga concentrazione su un problema? Pochissimi.

Ora cito un passo del libro suindicato testualmente:

"Più una persona si sveglia più riesce a liberarsi dalle regole, non perchè le giudichi sbagliate e le combatte apertamente, ma perchè comincia ad usarle per il suo sviluppo e per quello degli altri.

Si può navigare dentro le regole pur non restandone schiavi".

Ed ancora " Comprende la giustezza di quella legge in relazione ad un preciso stato di coscienza, il suo compito è quello di svegliarsi, per superare il livello di coscienza all'interno del quale quella legge è ancora utile e aiutare sempre più persone a fare la stessa cosa."

"le leggi sono l'espressione del tempo, pertanto per svincolarsi da una legge è necessario uscire dal tempo, abituatevi a fare surf sopra le leggi e le regole perchè se provate a combatterle vi faranno annegare."

Ognuno si crea sempre la propria realtà utile ad evolvere, lo schiavo si crea una realtà da schiavo ed il genio una realtà da genio.

Chiedo scusa per questo massiccio attingere al libro di Brizzi, ma non ho trovato proprio parole mie migliori per esprimere questo concetto. Concludo chiarendo che non è che non bisogna MAI mobilitarsi per un dato problema sociale o politico, ma perchè farlo IDENTIFICANDOSI con una maschera come l'antivaccini, antieuro, antifascista ecc...?

Lo stesso per problemi personali, l'identificazione con un ruolo (madre, padre, figlio, marito o moglie, amante, disoccupato, ingegnere, attivista e via dicendo) è il meccanismo degli schiavi inconsapevoli di esserlo.

Osservatevi mentre le emozioni appaiono e si manifestano, siate vigili e non ausiliari del vostro traffico mentale buoni solo a far multe, cioè a lamentarvi sterilmente!

Ricordo il seminario E...VAI! sullo sviluppo delle tre qualità animiche di domenica prossima 25 Giugno a Prato con locandina allegata


 
 
 

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