Creare la propria realtà aldilà delle fantasie - Post Nr.11

Siamo coscienti in misura del 5% che è la parte conscia, ma il 95% fa letteralmente ciò che vuole a nostra insaputa, quando viene affermato che io creo la mia realtà è vero ma lo fa nella sua interezza il 100% di noi del quale il 95% è per noi inconsapevole, questa è la fregatura, noi non siamo SOLTANTO il 5% che percepiamo, anzi prevalentemente siamo ciò che non percepiamo! Pertanto ciò che afferma il filone di The Secret della Legge di Attrazione funziona? si ma in ragione del...5%! Questa è l'esatta misura della nostra sofferenza, di quanto ci manca ad arrivare al 100% cioè al famigerato Uno. Come si aumenta questo benedetto 5%? Prendendosi la responsabilità di ciò che ci accade. Quanta colpa attribuisco agli eventi esterni, sia belli che brutti, di ciò che mi accade? Ci capita soltanto ed esclusivamente ciò che ci serve, la tua realtà è vero che te la crei tu ma lo stai facendo ORA, dire "la realtà di adesso non mi piace e quindi provo a cambiarla ed a farla divenire diversa" non è il messaggio di The Secret, ma quel che le persone vorrebbero e così lo interpretano spesso e... non funziona. Esiste solo l'adesso, Eckhart Tolle afferma che " volere ciò che non è rappresenta una forma di patologia mentale", se senti che adesso sei insoddisfatto lo sarai anche per una prossima serie infinita di attimi.Siate consapevoli di come state adesso, l'esterno è interno, ciò che accade è il prolungamento del tuo 95% se guardi dentro vedi il tuo inconscio, questo è il significato di "Ambula ad Intram" cammina all'interno di te, e come si fa a vedere? Il tuo conto in banca, il tuo partner, i tuoi amici, la tua salute, il tuo lavoro eccetera sono il tuo esatto specchio, questa è l'unica realtà. Divenite Re ed un Regno vi sarà dato ci insegna Salvatore Brizzi tramite le parole di Victoria Ignis, essere Re è uno stato di coscienza che si acquisisce stando nel qui ed ora, prenditi la responsabilità della tua vita, guardate che lo hanno sempre detto tutti nel passato: Zen, Tao, Veda, Teososfia, Alchima Trasformativa, Quarta Via, Cristianesimo... Lo dicevano i latini con il motto "hic et nunc" (qui ed ora), lo scriveva nel dicembre del 1818 Schopenahuer nel suo "Il mondo come volontà e rappresentazione", Giordano Bruno, numerosissime antiche civiltà che rappresentavano il serpente che si morde la coda chiamato Uroboros. Non è in invenzione di Tolle o di EJ Gold, questa è una delle differenze tra New Age e vero esoterismo, i Sufi affermavano che voler cambiare la realtà esterna senza cambiare noi è come voler pettinare l'immagine riflessa dall'acqua o da uno specchio senza pettinare noi, infatti dobbiamo riflettere su ciò che ci accade e sentirlo un prolungamento di noi. Acquisire la capacità di vedere che l'esterno è interno accende un fuoco interiore che provoca l'aumento del nostro magnetismo il quale, a sua volta e come effetto collaterale, attrae soldi, occasioni, amici, partner eccetera. Esiste un parallelismo con i corpi sottili (astrale e mentale) di cui (pochi) veggenti e terapeuti seri vedono solo l'aura ovvero la parte esterna che è la piccola parte, quella maggiore risiede all'interno dei confini del corpo fisico. Se non comprendiamo a livello mentale quale sia il messaggio che l'esterno ci presenta non è un problema! Non potete comprendere tutto a livello mentale, è il famoso 5% di prima, come fa il 5% a comprendere il 100%? E' un cane che si morde la coda, l'Uroboros appunto, perseverate con quel 5% che potete usare per riflettere che è sempre un aspetto di voi qualunque cosa

vi accada.

E' un lavoro a livello energetico del quale la parte mentale è solo una parte. Così facendo acquisite potere e smettete gradualmente di essere uno schiavo che ha paura di ciò che il Mondo gli potrà combinare, inizierete ad agire con coraggio (con il cuore aperto, etimologia latina della parola), poi la personalità agisce ma riflettete sempre che tutto ciò che vi accade è un vostro prolungamento che si manifesta tramite eventi esterni, non è senso di colpa perchè funziona anche con le vicende piacevoli, è responsabilità.

Adriano